mercoledì 9 marzo 2016

Regali da uno sconosciuto-the gift

Simon (J. Bateman) e sua moglie Robyn (R. Hall) si trasferiscono in California per via del lavoro di lui.
In un negozio i due incontrano Gordo (J. Edgerton), vecchio compagno di classe di Simon.
Gordo appare sin da subito strano: piuttosto invadente, diventa una costante a casa dei due sposi. Entra tra le mura domestiche anche in loro assenza, lasciando regali di ogni tipo e comportandosi come se fosse in grande confidenza con i due, suscitando, all'inizio, reazioni molto diverse in Simon e Robyn, per poi creare nei due uno stato persistente di tensione, minando gli equilibri di coppia.


























Ho letto su questo film diverse recensioni: parole come "intenso thriller psicologico" o ancora "grande suspense" mi fanno venire il dubbio di aver sbagliato sala e aver visto qualche altra pellicola.
Non ci siamo: per quanto il regista (Edgerton stesso, che per la prima volta si cimenta in un lungometraggio) giochi sulla possibilità di lasciarci sconvolti di fronte a chissà quale colpo di scena, di veri momenti di suspense, durante i quali stringi i braccioli della poltrona e speri di non far sobbalzare tutta la fila per colpa della tua stessa tremarella, proprio non ce ne sono.
Nonostante questo non si può certo dire che le scelte del regista siano banali, anzi, semplicemente poco funzionali, se ci si aspetta di vedere il nuovo Hitchcock.
Sono pure le musiche (curate da D. Bensi) che tentano di contribuire nella creazione di un clima di tensione, ma anche in questo caso la resa è piuttosto bassa.

La sceneggiatura (di nuovo di Edgerton) lascia a desiderare, è piuttosto noiosa e teatrale.

Belle invece le ambientazioni e l'idea che la casa possa diventare rapidamente da guscio che protegge, gabbia che intrappola.
Buona anche la fotografia del film.

In conclusione: non una pellicola da bocciare, ma sicuramente molto poco vicina al concetto di thriller psicologico che grazie a numerosi lavori si è costruito nel corso del tempo.
G.

lunedì 7 marzo 2016

Loro chi?

David (E. Leo) ha 36 anni e dopo una serie di lavoretti saltuari sta per essere promosso nell'azienda in cui lavora, grazie al lancio di un prodotto innovativo.
La sera prima della presentazione, invitato per un'innocente serata da Marcello (M. Giallini) cameriere conosciuto la mattina stessa, subisce una truffa epocale: si ritrova così senza auto, conto in banca, lavoro.
Cacciato di casa dalla compagna, David, assetato di vendetta si mette subito sui passi di Marcello, scoprendo che è un amante dei Loro.
Ma...Loro chi?
David riuscirà ad entrare nella squadra di Marcello, e ad architettare con lui, Mitra (L. Bor) ed Ellen (C. Menghia) una truffa da due milioni di euro, ai danni dell'azienda da cui è stato licenziato.

Nel cast troviamo anche I. Marescotti, nel ruolo del presidente d'azienda e M. Casagrande, maresciallo dei carabinieri, truffato e contemporaneamente, a sua insaputa, complice della truffa.

Illusione, bluff, simulazione.
Queste le parole chiave del film di Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci, sceneggiatore di successo per la prima volta alla regia.
Eccellente il suo lavoro, in pieno rispetto dei giochi ottici e del trasformismo.


La commedia/thriller, politicamente scorretta e senza dubbio fuorilegge, è incorniciata da splendide musiche e scenografie che sorprendono vista e udito.

Divertente la sceneggiatura, che, tuttavia, purtroppo in alcuni punti non convince.

Sicuramente è da apprezzare l'idea di creare un genere completamente diverso dal solito, in cui si sorride e ci si chiede come andrà a finire, chi vincerà.

E la risposta è una sola: alla fine vincono Francesco Miccichè e Fabio Bonifacci.
G.