mercoledì 26 luglio 2017

Letture: Il drago di carta


Pubblicato nella collana Giovani Orme per Augh! Edizioni, Il drago di carta è una favola senza tempo, che può piacere tanto ai grandi quanto ai bambini.
Lasciatevi coinvolgere dalle parole di Simone Pozzati , che si cimenta senza difficoltà per la prima volta nella scrittura per i più piccoli, e dagli splendidi disegni di Valeria Cerilli che arricchiscono il testo, rendendolo ancora più gradevole.

Ci troviamo di fronte a un racconto metafantastico, a un intreccio di immaginazioni, che rende possibile quello che  solo nei sogni succede.
 E’ così che, dopo la filastrocca che è solita ripetersi, Annabella si addormenta e veniamo catapultati nel suo mondo onirico.
E’ in questo luogo incantato che prendono vita le avventure di Jim, bambino in carne e ossa, e Graf, drago dal primo disegnato.
Ci immergiamo per un po’ nei giochi di Jim e Graf, nelle loro diversità, nei loro dubbi; li vediamo crescere e cambiare, ognuno con le sue necessità ed esigenze…

La storia scorre fluida, fa sorridere e riflettere, tanto che ci si domanda se davvero sia destinata solo ad un pubblico molto giovane.
Se è vero poi che “anche l’occhio vuole la sua parte”, possiamo concludere dicendo che l’atmosfera magica è tale grazie alle illustrazioni che accompagnano il brano e in un certo modo ne riassumono i momenti salienti.

Buona lettura a tutti!
G.


Autore: Simone Pozzati
Illustrazioni: Valeria Cerilli
Collana: Giovani Orme
ISBN: 978-88-9343-138-5
Prezzo di copertina: 9.90 €
Pagine: 42




lunedì 17 luglio 2017

P.S. I Love You


Film del 2007 tratto dal libro omonimo di Cecelia Ahern e diretto da Richard LaGravenese.





È la storia di Holly (Hilary Swank) una giovane donna sposata con Gerry (Gerard Butler), il suo grande amore. La sua vita viene sconvolta nel momento in cui il marito dopo una malattia muore.

Nel giorno del suo trentesimo compleanno scopre che il marito prima di morire le ha scritto delle lettere che le vengono recapitate nel corso dei mesi. Queste lettere le permettono di vivere piccole avventure e di riscoprire la vita superando la morte del marito.

È una storia d’amore in cui quello che viene mostrato è quel senso di solitudine che si genera dalla morte della persona amata e la conseguente elaborazione del lutto che porta la protagonista ad andare oltre, in tutto questo sempre aiutata dal marito. Le lettere diventano la rappresentazione di un amore che c’è sempre anche oltre la morte ma non per questo la vita di chi rimane finisce.

È un film semplice senza troppe pretese che punta sull'aspetto emotivo, dato non solo dalla trama ma anche dalle musiche o dalle riprese delle bellissime campagne irlandesi.

Obiettivo assolutamente centrato in pieno, insomma una sola scatola di fazzoletti non è sufficiente!


F.

giovedì 6 luglio 2017

Questione di karma

Commedia del 2017, Questione di karma racconta dell'esperienza dell'ingenuo Giacomo (Fabio de Luigi), un uomo ricchissimo che vive con un'ombra da quarant'anni: capire perché suo padre si è suicidato.
Convintosi, grazie ad un manuale, di poter scoprire il nome della persona in cui il padre si sarebbe reincarnato dopo il suicidio, Giacomo si reca dall'autore di tale teoria e si convince di dover rintracciare Mario Pitagora. Lo trova (Elio Germano) e prova a stringere con lui un rapporto. Mario capisce presto di trovarsi di fronte a una gallina dalle uova d'oro e sta subito al gioco.
Sullo sfondo la famiglia di Giacomo: La mamma (Stefania Sandrelli), pronta a difenderne ogni stranezza; la sorella pragmatica (Isabella Ragonese) e lo storico compagno della mamma, Fabrizio (Eros Pagni), pronto, pure lui, a prendersi gioco della bambinesca bontà di Giacomo.


Edoardo Falcone non riesce a superare la sua opera prima da regista (l'incantevole Se Dio vuole), con questa commedia piuttosto debole di cui è anche cosceneggiatore e co-autore del soggetto (assieme a Marco Martani).
Un vero peccato, se si considera il livello tendenzialmente alto di pellicole dai due scritte.
Purtroppo in questo caso c'è proprio una fiacchezza di fondo che fa sì che il film, che non è certo il peggior film mai proiettato, non riesca a prendere il volo praticamente mai.
Nessun colpo di scena, nessunmomento commovente, e nemmeno ci sono particolari scene comiche.
Anche il finale lascia con l'amaro in bocca: con un flashforward veniamo informati di quello che è successo a Giacomo nel giro di un annetto, senza interessarci minimamente a tutti gli altri.

Concludo con una nota positiva, spendendo due parole favorevoli, tanto per la regia di Falcone quanto per la prova recitativa dei vari protagonisti, a partire dai due personaggi centrali, fino ai vari attori comprimari.

G.