Donna alla finestra è il titolo di un romanzo di Catherine Dunne.
L'autrice, dopo aver esordito nel 1997 (con La metà di niente, uscito in Italia l'anno successivo) non si è mai fermata.
Questo romanzo, del 2010, è infatti il nono di una serie che conta ben quattordici titoli.
Protagonista del racconto è Lynda che si trova a vivere in prima persona un incubo che metterà nei guai lei e la sua famiglia all'apparenza perfetta.
I fantasmi del passato bussano alle porte della villa di Lynda, che ha fatto di tutto per tenerli fuori, e irrompono prepotentemente nella sua esistenza e in quella delle persone a lei care.
Pochi personaggi, tutti ben delineati, e uno stile di scrittura piano e fluente sono i veri punti di forza di questo testo.
Il thriller non è certo di quelli che lasciano a bocca aperta pagina dopo pagina, ma la storia familiare di Lynda, accompagnata da un tipo di scrittura davvero avvincente, vi colpirà a tal punto che sarà difficile posare il libro sul comodino, e la curiosità vi farà comunque andare avanti.
Buona lettura!
G.
domenica 29 maggio 2016
martedì 24 maggio 2016
Letture: Gallagher Girls series by Ally Carter
Le Gallagher Girls non sono
semplici ragazze, ma sono delle adolescenti speciali.
Studiano nella famosa Gallagher
Academy per ragazze speciali che all’apparenza può sembrare una scuola d’elitè
dall’aspetto principesco e inavvicinabile ma in realtà lo scopo principale è
quello di formare le spie del futuro.
La protagonista della serie è
Cameron (Cammie) Morgan detta il Camaleonte, figlia della preside Morgan, che
insieme alle sue compagne di stanza e migliori amiche: Bex, Macey e Liz, oltre
a studiare per diventare la migliore spia del mondo, si ritrova catapultata in
situazione più grandi di lei e che portano le ragazze a dimostrare sul campo sin
da subito ciò che stanno imparando nella teoria.
La serie, il cui nome in Italia è
tradotto in Spy Girls, è della scrittrice americana Ally Carter (pseudonimo di Sara Leigh Fogleman) e la sua
carriera nasce proprio con le Gallagher Girls nel 2006 quando esce il primo
libro che riscuote molto successo in America.
È rivolta in particolare ad un
pubblico di ragazze adolescenti ma posso assicurare che chi l’adolescenza l’ha
già superata da un po’ non disprezzerebbe questa lettura, soprattutto se si è
appasionate di storie di spionaggio con un misto di azione, amicizia e amore. È
un mix perfetto per una lettura piacevole e avvincente.
CRONOLOGIA LIBRI
1. VORREI DIRTI CHE TI AMO MA POI
DOVREI UCCIDERTI (#1 I’d Tell You I Love You, But Then I’d Have to Kill You)
Cammie frequenta la scuola per
spie Gallagher Academy ed è un'allieva modello che aspira a diventare una
grande spia. Ma un giorno incontra un ragazzo "normale" e se ne
innamora e si rende conto di quanto vorrebbe essere per una volta normale anche
lei, lontana dalla vita da spia che la attende. Anche se poi comprende che non
potrà mai lasciare del tutto la sua vera vita.
2. GIURO DI DIRE LA VERITA’ MA TU
NON CREDERMI (#2 Cross My Heart and Hope to Spy)
In questo capitolo alla Gallagher
Academy arrivano per un semestre un gruppo di studenti (maschi!) dell’Istituto
Blackthorne. Ma questa non è l’unica cosa strana perché qualcuno tenta di
forzare il sistema informatico della più importante scuola di spie degli Stati
Uniti facendo scattare il Codice Nero. Cammie e le sue amiche, insieme a Zach e
gli altri ragazzi si trovarono coinvolti in questa pericolosa missione.
3. SONO COME MI VEDI MA L’APPARENZA
INGANNA (#3 Don’t Judge a Girl by Her
Cover)
Il terzo capitolo vede la
protagonista Cammie alla prese con una nuova missione che riguarda la
protezione della sua amica Macey. Infatti, nell’estate le due ragazze erano
state coinvole in un complotto che vedeva il sequestro di Macey ma che grazie
alla loro formazione riuscirono a sventare. Dopo le vacanze finiscono, con l’inizio
delle lezioni, Cammie e le sue amiche continuano ad indagare e a proteggere
Macey durante la campagna elettorale del padre.
Questo porta Cammie a scoprire
una scioccante verità sulla Gallagher Academy.
4. NON MI FIDO DI TE MA IL
RISCHIO E’ IL MIO MESTIERE (#4 Only the Good Spy Young)
Cammie passa l’estate con la sua
migliora amica Bex e i suoi genitori (anche loro spie) a Londra tra una casa
sicura e l’altra e decine di agenti di scorta perché c’è qualcuno che vuole
rapirla.
Durante una passeggiata sul
tamigi, il suo professore Joe Solomon la incontra e in quel momento scopre che
tutti lo credono un agente doppiogiochista della CIA e lei cercherò, insieme
all’aiuto di Zach e naturalmente le sue amiche, di scoprire la verità e
riabilitare il nome del professore. E scoprirà molte cose, su Joe Solomon, su
suo padre e anche su Zach.
5. POTREI STARE AD ASPETTARTI MA
è MEGLIO SE TI VENGO A CERCARE (#5 Out of Sight, Out of Time)
Cammie si risveglia in un
convento fra le Alpi, senza memoria e completamente diversa. L’unica cosa che
ricorda è di aver lasciato la Gallagher Academy per proteggere le persone che
ama dal Circolo di Cavan, l'organizzazione terroristica che la vuole rapire. Quando
viene riportata a casa non ricorda nulla degli ultimi mesi così decide di
seguire gli indizi e ripercorrere l’estate. Ad aiutarla come sempre ci sono le
sue amiche e Zach.
6. ME LA CAVO DA SOLA MA INSIEME
SI SPIA MEGLIO (#6 United We Spy)
Nell’ultimo libro della serie Cammie
e le sue amiche stanno per iniziare l’ultimo semestre alla Gallagher Academy.
Ma i loro pensieri sono rivolto a Catherine Goode ( la leader del Circolo di
Cavan) che sta cercando di eliminare i discendenti dei fondatori le cui
identità sono scritte su una lista che Cammie aveva vista tanti anni fa e che
era riuscita a ricordare. Sulla lista c’è anche il cognome del loro amico
Preston così le ragazze tentano di metterlo in salvo. Iniziano così questa
nuova missione che è molto più grande e importante per il mondo.
F.
sabato 14 maggio 2016
The danish girl
Siamo nella Copenaghen degli anni Venti, e Lili Elbe capisce di essere nata imprigionata in un corpo che non le appartiene, quello del ritrattista Einar Wegener.
La sua vita, da uomo sposato con la pittrice di minor fama Gerda, non la soddisfa più.
Non si riconosce più nei suoi panni da uomo, e gradualmente arriva a comprendere pienamente quella che è la sua identità sessuale.
The Danish Girl racconta così, in maniera forse più romanzata della realtà, la vera storia di quella che è considerata la prima transessuale della storia.
Un percorso difficile, sia vista l'epoca di scarse conoscenze sanitarie e mediche, sia visti i pregiudizi (purtroppo attivi ancora oggi, nonostante sia passato un secolo) di chi non riesce ad accettare che sia possibile essere letteralmente intrappolati in un genere sessuale che non si sente proprio.
Eddie Redmayne interpreta così uno dei ruoli forse più complessi del cinema del 2015, e lo fa in una maniera così delicata e femminile da strappare il cuore.
Splendida anche l'interpretazione di Alicia Vikander, vincitrice dell'Oscar, nei panni di Gerda, donna sfacciata, per l'epoca di cui stiamo parlando, e con una mentalità moderna all'inverosimile: Gerda non abbandona mai Lili, le è accanto prima e durante l'intero percorso di transizione.
Il loro è un amore che va oltre l'identità sessuale, e la storia ce lo conferma: Gerda e Lili viaggiarono in tutta Europa senza dire ai più della transessualità della seconda, che veniva presentata come una cugina del marito di Gerda.
Altri punti a favore di questa biografia assolutamente da vedere sono certamente la fotografia e la scenografia, che rendono l'intero film appagante per gli occhi; la sceneggiatura, che ricalca la delicatezza delle due protagoniste e del loro rapporto, che dopo il matrimonio diventa di complicità e sorellanza.
La regia, firmata da Tom Hooper, è un vero gioiello: le inquadrature sono sempre d'impatto, ci permettono di entrare in punta di piedi nelle vite di chi ci è davanti, e ci rendono davvero partecipi delle loro vicende.
Meravigliosi poi i costumi, curati da Paco Delgado, e la musica, che aggiunge un quid in più ad un film assolutamente poetico.
La sua vita, da uomo sposato con la pittrice di minor fama Gerda, non la soddisfa più.
Non si riconosce più nei suoi panni da uomo, e gradualmente arriva a comprendere pienamente quella che è la sua identità sessuale.
The Danish Girl racconta così, in maniera forse più romanzata della realtà, la vera storia di quella che è considerata la prima transessuale della storia.
Un percorso difficile, sia vista l'epoca di scarse conoscenze sanitarie e mediche, sia visti i pregiudizi (purtroppo attivi ancora oggi, nonostante sia passato un secolo) di chi non riesce ad accettare che sia possibile essere letteralmente intrappolati in un genere sessuale che non si sente proprio.
Eddie Redmayne interpreta così uno dei ruoli forse più complessi del cinema del 2015, e lo fa in una maniera così delicata e femminile da strappare il cuore.
Splendida anche l'interpretazione di Alicia Vikander, vincitrice dell'Oscar, nei panni di Gerda, donna sfacciata, per l'epoca di cui stiamo parlando, e con una mentalità moderna all'inverosimile: Gerda non abbandona mai Lili, le è accanto prima e durante l'intero percorso di transizione.
Il loro è un amore che va oltre l'identità sessuale, e la storia ce lo conferma: Gerda e Lili viaggiarono in tutta Europa senza dire ai più della transessualità della seconda, che veniva presentata come una cugina del marito di Gerda.
Altri punti a favore di questa biografia assolutamente da vedere sono certamente la fotografia e la scenografia, che rendono l'intero film appagante per gli occhi; la sceneggiatura, che ricalca la delicatezza delle due protagoniste e del loro rapporto, che dopo il matrimonio diventa di complicità e sorellanza.
La regia, firmata da Tom Hooper, è un vero gioiello: le inquadrature sono sempre d'impatto, ci permettono di entrare in punta di piedi nelle vite di chi ci è davanti, e ci rendono davvero partecipi delle loro vicende.
Meravigliosi poi i costumi, curati da Paco Delgado, e la musica, che aggiunge un quid in più ad un film assolutamente poetico.
Il film è tratto da un romanzo (omonimo) di David Ebershoff.
G.
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