venerdì 21 ottobre 2016

Florence Foster Jenkins

Stephen Frears porta nelle sale la storia del successo di Florence Foster Jenkins, ricca donna statunitense diventata famosa come soprano…per via delle sue scarsissime capacità canore.

Florence (M. Streep) è la fondatrice del prestigioso circolo Verdi.
Donna eccentrica e amante dell’opera lirica, inizia a fantasticare sulla possibilità di essere lei la vera star, al centro del palco, con migliaia di persone in pugno.
Con caparbietà e decisione, insieme a suo marito, un attore inglese molto più giovane (H. Grant) contatta un maestro di canto, un giovane pianista che possa accompagnarla (S. Helberg) e inizia ad esercitarsi.
Florence, certo, vive in una realtà ovattata, fatta di complimenti e di apprezzamenti, da parte di chi le vuole, o di chi da lei è pagato, ma questo non le impedirà di coronare il suo sogno.
Raggiungerà  così il suo obiettivo: suonare in quello che è il posto che più ama al mondo, la Carnegie Hall.













Piacevole l’umorismo di cui è connotato il personaggio interpretato da Hugh Grant, marito accomodante e ben disposto verso le stramberie della moglie, tanto da riuscire spesso a corrompere intere platee a sua insaputa pur di vederla soddisfatta. 
Uomo non sicuramente fedele, ma indubbiamente devoto, sarà accanto alla donna che ha sposato col suo affetto fraterno.
Grant, con la sua espressività assolutamente unica, col suo muoversi  tanto magnetico, continua ad affascinare chi lo circonda, dentro e fuori dal set.
Intelligentissima l’immagine che Streep dà di una donna tanto sicura di sé, ma contemporaneamente fragile e indifesa.
Florence è una persona che, scopriremo presto, nonostante le apparenze, non può permettersi di essere troppo superficiale: combatte contro la sifilide e questo spesso la indebolisce, fisicamente e psicologicamente.
La sua elegante e delicata interpretazione è immediatamente iconica.
La bravura di Meryl  Streep è qualcosa di ineguagliabile, interpreta qualunque personaggio con una naturalezza fuori dall’ordinario.
Bravissimo anche Helberg, nei panni di un pianista che fa di tutto per trattenersi dalle risate durante ogni interpretazione della sua famosa collega, ma che non potrà non subirne il fascino magnetico.
Dona al film quel tocco di ironia in più, che ben si bilancia con le immagini di una coppia del tutto fuori dal comune, ma delicatamente commovente.
Splendido poi tutto quello che fa da contorno a questa trama fiabesca: location, musica, fotografia, costumi sono il tocco magico che rende l’atmosfera della pellicola quasi disneyana.

Così il film finisce, e mentre scorrono i titoli di coda, siamo tutti affezionati a questa nuova dolcissima figura: Florence Foster Jenkins.


G.

mercoledì 19 ottobre 2016

Qualcosa di nuovo

Maria (M. Ramazzotti) e Lucia (P. Cortellesi) non potrebbero essere più diverse, nonostante siano migliori amiche dal tempo del liceo.
La prima, intraprendente, amante degli uomini e del sesso, ha un divorzio alle spalle e si occupa di due figli oltre che del lavoro; la seconda, cantante jazz, dopo la separazione dal marito, sembra aver detto basta al genere maschile, e, rigida e fredda, soccorre Maria ogni volta che si infila in un pasticcio.
A sconvolgere i rapporti tra le due, e soprattutto, di ognuna con sé stessa, arriva Luca (E. Valdarnini), diciannovenne alle prese con la maturità, col sesso, con l'amore e con le prime delusioni.
Da un malinteso (è erroneamente convinto di aver passato la notte con Lucia, non ricordando nulla dopo una sbronza), nascono una serie di comici drammi, che vi intratterranno per un paio d'ore.

Nulla da dire sulla bravura degli interpreti: Il giovane Eduardo è un talento, tanto da chiedersi dove sia stato finora, Paola e Micaela, due certezze.
Perfette nei rispettivi ruoli, sembra che siano stati disegnati appositamente per loro.

Si capisce, praticamente da subito, che il film è tratto da una piece teatrale, scritta dalla regista di Qualcosa di nuovo, Cristina Comencini, che, insieme a Paola Cortellesi  e Giulia Calenda firma pure la sceneggiatura.
Questo legame col teatro si intravede nei dialoghi, spesso più "riassuntivi" e meno riflessivi di quanto ci aspetteremmo; dalle rare ma presenti enfasi in alcuni momenti; dal numero estremamente ridotto di personaggi e scene d'azione; dal taglio stesso della regia.
Volendo trovare un difetto a questa piacevole commedia, che è sicuramente capace di intrattenere e di farci apprezzare la grandezza dei protagonisti, potremmo dire che questo risiede nella lunghezza.
Qualche taglio qua e là non avrebbe fatto certo male, ciononostante il finale non scontato (e, anzi, l'intera storia resta in bilico fino all'ultimo minuto!) fa meritare al film una piena sufficienza!

G.

venerdì 14 ottobre 2016

Primi Ascolti: Gli spostati (Pozzati-Ognibene)

Lo scrittore e autore Simone Pozzati, insieme ai Remida, dedica un brano alla coppia de "Gli spostati", di Pechino Express!


La canzone, che si chiama proprio "Gli spostati", è nata dalla collaborazione tra Simone Pozzati, autore del testo, e Davide Ognibene voce della band modenese Remida.
Vuole essere un omaggio a Tina Cipollari e Simone Di Matteo, coppia protagonista di Pechino Express 2016 in onda su Rai 2 ogni lunedì in prima serata.

La canzone uscita Venerdì 23 Settembre, in tutti i digital store e nelle radio italiane, è il nuovo singolo dei Remida.

Simone Pozzati ha così parlato della collaborazione: "Il brano nasce come omaggio a loro due perché sono miei grandi amici. Mi piaceva l'idea di accostarli ironicamente ad Arthur Miller e Marilyn Monroe. Ho voluto collaborare con i Remida perché già da tempo io e Davide Ognibene stiamo realizzando dei brani insieme, alcuni dei quali saranno probabilmente contenuti nel prossimo disco della band".

Simone Pozzati, autore del testo






















I Remida
Il brano è considerato dalla band come parte di un progetto fine a sé stesso e parallelo al lavoro sul nuovo disco. 
I cinque ragazzi, che ultimamente si sono esibiti in occasione dell'anniversario del MEI di Faenza, hanno così commentato questo progetto: “È un piacevole ritorno al sound che abbiamo avuto fino a qualche anno fa e che ancora oggi presentiamo, in parte, dal vivo. Ci siamo divertiti, e quando ti diverti escono i lavori migliori”.






I due protagonisti della canzone, Tina e Simone, hanno amato la canzone:
“È stato inaspettatamente divertente scoprire che saremo accompagnati durante il nostro viaggio dalla voce de i Remida e le parole di Simone Pozzati. Ci siamo ritrovati nel testo e persi nella melodia. Davide Ognibene è stato una bella scoperta. Chissà che non lo sentiremo presto sul palco dell’Ariston”.
Simone Di Matteo, già scrittore e editore (Ha fondato la Diamond Editrice, in prima linea nella lotta contro l'editoria a pagamento), a breve uscirà in libreria col suo nuovo libro, dal titolo L'amore dietro ogni cosa.




Vi lasciamo quindi col testo e col video della canzone, che potrete trovare anche su I-tunes, Spotify e Deezer.



















GLI SPOSTATI (S.Pozzati/D.Ognibene)

"Sognavi Hollywood invece sei in tv
con la regina del trash, la Monroe di Pechino Express
Bogotà è Malibù, e Arthur Miller non sei tu
Norma Jeane Morteson non è l'opinionista di questo show

Ma tra geloni e botte di caldo
chissà quanto lontano è il traguardo

Siete una coppia di spostati
con eterni ritardi di routine
Siete una coppia di spostati
due figure fuori dal tempo in abissi dal sapor dantesco

Sognavi Hollywood e invece sei qua giù
Senza parlare lo slang
La Monroe che più italiana non c'è
Bogotà è Malibù, e Arthur Miller non sei tu
Norma Jeane Morteson non è l'opinionista di questo show

Ma tra geloni e cadute nel fango
chissà quanto lontano è il traguardo

Siete una coppia di spostati
con eterni ritardi di routine
Siete una coppia di spostati
due figure fuori dal tempo in abissi dal sapor dantesco

Scrittore e vamp che bruciano di celebrità
non conterà la meta ma il viaggio è ciò che resta

Siete una coppia di spostati
con eterni ritardi di routine
Siete una coppia di spostati
due figure fuori dal tempo in abissi dal sapor dantesco."

G.

giovedì 13 ottobre 2016

Before we go




New York, stazione ferroviaria Grand Central.
Un trombettista intrattiene i passanti, apparentemente deluso da un amore non (più) corrisposto.
Una giovane ragazza perde l'ultimo treno per tornare a casa, dopo che le è stata rubata la borsa.
La stazione sta per chiudere, la notte è lunga, e questi perfetti sconosciuti, con le loro storie e i loro misteri, sembrano destinati a passarla assieme.

Chris Evans e Alice Eve se la cavano benissimo: c'è intesa tra i due, ottimi attori che spesso tengono la scena soli, visto che sono davvero pochi i personaggi che si interfacciano con loro.
Ottima prova il debutto alla regia di Chris Evans, anche produttore del film.
Ci sono alcune scelte coraggiosamente azzardate, ma mai motivo di disturbo.

Gli stessi complimenti non si possono fare alla sceneggiatura: parte lenta, e tale resta: In alcuni punti si perde, rendendo difficile seguire il film, e, fatta eccezione per alcuni frangenti, risulta piuttosto noiosa e davvero poco verosimile.

Nonostante questo il film è piacevole alla vista: fotografia, scenografia, costumi fanno sì che esteticamente il film sia soddisfacente.

In definitiva: non si ride e non ci si commuove, non si resta col fiato sospeso in attesa di un colpo di scena, non si sogna di vivere la stessa avventura dei protagonisti, e non ci si immedesima provando compassione ed empatia.
Non è certo una pellicola imperdibile, però è anche vero che non è la solita commedia dalla trama banale e scontata.
Una novità, certo, ma ne avevamo davvero bisogno?

G.

domenica 9 ottobre 2016

Pets- vita da animali

Cosa fanno i nostri amici pelosetti quando sono soli a casa?
Possiamo chiederlo al vero protagonista del film, Max, un vivace Jack Russell terrier innamorato della sua padrona umana, e costretto a fare i conti col nuovo arrivato di casa, Duke.
Il film, dal punto di vista di Max, ci fa vivere le avventure e le disavventure di un gruppo di animali domestici, tra rivalità, diversità, e l'ambito lieto fine.

Universal Pictures e Illumination Entertainment si riuniscono sotto la guida del regista Chris Renaud, asso ormai noto nel mondo dell'animazione (suoi tutti i film che vedono come protagonisti i Minions), per un'ora e mezza di sorrisi.
Non esilarante, il film può vantare una serie di citazioni cinematografiche molto note, dai classici Disney che avevano già avuto cani e gatti come protagonisti, a Hitchcock.

La sceneggiatura carina, è sicuramente più adatta a un pubblico di bambini, ma non dispiace troppo nemmeno agli adulti. La forza delle battute è data anche dalla scelta dei doppiatori: Alessandro Cattelan, per il misurato Max; Laura Chiatti per la sofisticata  Gidget; Pasquale -Lillo-Petrolo per il cucciolone Duke.

I disegni non hanno la pretesa di essere realistici, e le proporzioni lo dimostrano in maniera chiara, ma non si può certo dire che siano fatti male, anzi!
Sfido chiunque a non essere uscito dal cinema col desiderio di affondare le mani nel morbido pelo di Gidget!


G.

mercoledì 5 ottobre 2016

Letture: Innamorarsi a Notting Hill



Scarlett sogna di vivere in un film.. Fino a quando non le si presenta l'occasione per realizzare il suo più grande desiderio!

A pochi mesi dalle nozze col fidanzato storico David, Scarlett ha modo di starsene per qualche settimana a Londra, nel famoso quartiere di Notting Hill, per tenere d'occhio la casa di una coppia di amici della sua migliore amica Maddie, fuori città.
Partita con la scusa di raccogliere i pensieri prima dell'evento che cambierà la sua vita, in un periodo un po' stressante, l'intenzione di Scarlett è ben diversa: vuole infatti collezionare quante più scene di film possibile, per dimostrare a tutti quelli che la conoscono che si sbagliano; la vita è molto più simile a un film di quanto si possa pensare!
Appena arrivata piomberanno nella sua vita nuovi amici, nuove avventure e, soprattutto, nuove domande.




La scrittura di Ali McNamara è molto semplice ma allo stesso tempo godibile, grazie alla sua scorrevolezza. Il testo, una simpatica lettura sicuramente più da ombrellone che da circolo della letteratura, non è nulla di pretenzioso, ma si lascia sicuramente leggere con piacere.
Il libro (il cui titolo in lingua originale è From Notting Hill with Love...Actually! ) è ricchissimo di citazioni dalle più famose commedie romantiche degli anni '90-'00, una vera goduria per chi conosce tutti i personaggi e tutte le scene a cui Scarlett fa riferimento.
Impossibile non paragonare le situazioni e le persone che incontra a quelle che abbiamo visto al cinema, e abbiamo amato, tanto per lei, quanto per noi!
Certo, un po' surreale, non c'è dubbio...ma ogni tanto una bella lettura fresca è proprio quello che ci vuole!
Piccolo bonus:
Il libro si conclude con tre coccole che Ali McNamara ci regala:
Una mappa per arrivare nei luoghi più iconici del quartiere di Notting Hill e toccare con mano la porta della casa di William nell'omonimo film, o la libreria a cui si è ispirata quella in cui il suo personaggio lavorava, o ancora il giardino in cui Anna e William si incontrano (non la panchina: quella è in Australia, purtroppo!);
Una serie di curiosità sui film preferiti dalla protagonista (e, molto probabilmente, dall'autrice!), che vi consiglio pure io;
Un test sui film preferiti di Scarlett.
Saprete totalizzare il 100% delle risposte esatte?

G.