mercoledì 3 febbraio 2016

Joy

Ispirandosi alla vera storia di Joy Mangano, inventrice del "Miracle Mop", mocio che si strizza da solo, e la cui frangia è lavabile in lavatrice, David O. Russel scrive e dirige uno dei film rivelazione dell'inizio dell'anno.

Joy è interpretata da una meravigliosa Jennifer Lawrence, donna forte dalle tante responsabilità sulle spalle.
Un ex marito con cui continua ad avere un ottimo rapporto, due bambini, una nonna sempre pronta a tirarla su, e una coppia strampalata di genitori, interpretati da Robert de Niro e Virginia Madsen, di cui deve praticamente occuparsi continuamente.
Joy è, sin da bambina, una mente creativa.
Ma solo col suo innovativo mocio decide di mettersi finalmente in gioco e cercare di ottenere un brevetto e il successo.
Dovrà combattere con i classici stereotipi maschilisti tipici degli anni in cui è ambientato il film (la Mangano è nata nel 1956), fino a quando non incontrerà Neil Walker (Bradley Cooper), che si lascerà convincere a produrre il magico strumento.
Joy entra così nel mondo misterioso ed affascinante del product placement, iniziando a imparare quali sono le tattiche vincenti per una buona vendita.
Cosa che le sarà molto utile...
Finalmente, dopo sforzi, sacrifici, difficoltà di ogni tipo, per Joy sembra arrivare la felicità.

La pellicola, giustamente, viene classificata come commedia-drammatico, e trovo che equilibri in modo molto armonioso i momenti più cupi e quelli più luminosi della vita della protagonista.
Non a caso uso termini legati al concetto di luce, perché è proprio coi colori che il regista gioca, portandoci in spazi bluastri e neri, nei momenti di maggiore sconforto per Joy; per avvolgerla di bianco e colori accesi quando le cose volgono al meglio.

La sceneggiatura, piuttosto semplice, si lascia seguire con grande facilità.
Molti dialoghi, poca teatralità, un linguaggio comune, rendono il film molto verosimile.
Bellissimo dialogo tra Joy e sua figlia, che presa in giro, racconta alla mamma che le viene detto di essere la figlia di una donna delle pulizie.
E Joy è subito pronta a spiegare come fare un lavoro duro non è qualcosa per cui provare vergogna.
Grazie anche alla figura della nonna, e a quella di Trudy (splendida Isabella Rossellini), il film celebra anche una sorta di "girl power", dimostrando che le donne possono farcela anche da sole. E molto bene, anche!

Davvero belli costumi e trucco, evocativi della moda del passato. Anche le scenografie sono molto belle, soprattutto perquanto riguarda le scene di interno.

La recitazione, avvalendosi di nomi di un certo calibro, non poteva essere migliore di com'è.

Jennifer Lawrence, che ha già  vinto il Golden Globe per la sua interpretazione, è anche candidata ai prossimi oscar come migliore attrice protagonista.

G.

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