domenica 7 febbraio 2016

L'abbiamo fatta grossa

Resta fedele a se stesso, Carlo Verdone, eppure riesce a non stancare mai.
Ecco quella che è la sintesi perfetta di "L'abbiamo fatta grossa", commedia italiana del 2016, che vede protagonisti gli amati Verdone-Albanese, coppia inedita sullo schermo, ma apprezzatissimi singolarmente.

Il primo interpreta Arturo Merlino, ex-carabiniere, oggi detective privato tipicamente "verdoniano": impacciato, goffo, sfigatello.
Il secondo veste i panni di Yuri Pelagatti, attore di teatro di grande successo, cacciato dalla compagnia poiché, lasciato dalla moglie, non più in grado di impegnarsi.
Squattrinati e poco affidabili, i due, come da titolo, la fanno grossa: per un errore del destino, entrano in possesso di una valigetta contenente un milione di euro, appartenente ad una banda che fa di tutto per riprendersi il denaro perduto.
Personaggi di contorno arricchiscono la comicità di situazione a cui Verdone ci ha abituati: la vecchia zia malata di Alzheimer, che alterna momenti di lucidità a attimi di incoscienza; Lena, barista e cantante lirica innamorata di Arturo e delle peripezie che questi racconta, gli antagonisti, anch'essi spesso più comici che spaventosi.

Nel film nulla è lasciato al caso: se si pone l'attenzione su un oggetto o un personaggio, state pur certi che un motivo c'è.
In questo è evidente un sapiente lavoro di sceneggiatura (firmata da Verdone, Gaudioso e Plastino).
Le interpretazioni sono molto buone, spicca, oltre ai due protagonisti, Massimo Popolizio, spesso, come questa volta, nei panni del "cattivo" della situazione, ruolo che evidentemente gli riesce molto bene.

All'uscita dal cinema, una risata amara ci accompagna.
Il film, quasi un "dramedy" come piace dire oltreoceano, non è certamente uno dei più divertenti del regista, ma ci lascia con una verità: personaggi e fatti non sono ispirati ad eventi realmente accaduti, questo è vero; ma spesso la realtà è molto vicina alla fantasia.

G.

Nessun commento:

Posta un commento