venerdì 22 aprile 2016

Ascolti: "Una somma di piccole cose" di Niccolò Fabi



E' uscito proprio oggi l'ultimo gioiello firmato da Niccolò Fabi.
Il cantautore romano pubblica quello che è il suo ottavo album in studio da solista, dopo l'emozionante esperienza coi colleghi ed amici Silvestri-Gazzè, a quattro anni da "Ecco".

Anticipato dall'uscita del singolo "Ha perso la città" e dalla generosità di Fabi, che sulla sua pagina facebook ci ha permesso di ascoltare negli ultimi giorni "Facciamo finta" e la canzone che da il titolo all'album, "Una somma di piccole cose" è un olio per le nostre anime.

Conoscendo se stesso, in un lavoro che è del tutto singolare (nel senso più letterale del termine: Niccolò canta e suona tutto da solo, e anche le canzoni sono tutte firmate da lui, con la sola eccezione di "Le cose non si mettono bene", cover degli Hellosocrate.), riconosciamo noi stessi.
Ascoltare questo album è terapeutico.
Andrebbe accompagnato dalla classica etichetta "in caso di emergenza..." .
Ecco, in caso di emergenza non esitare ad aprire il cd.
Non esitare a piangere, non esitare a riflettere e riflettersi in ogni nota, non esitare a dire "sta parlando proprio di me".

Le canzoni si susseguono senza soluzione di continuità, in un'opera monolitica, che svuota e poi inonda, come e forse ancora più di quanto non sia mai successo coi precedenti lavori.
Il potere delle parole di Niccolò, del Sire, come è chiamato dai suoi fan, consiste proprio nello scavare dentro, far affiorare in superficie quello che neppure sapevi fosse nascosto, e comunque lasciare il fondo privo di graffi e ferite.
Non può, con la sua voce e la sua musica che fare del bene.

Ecco, queste parole non possono certo definirsi una recensione, perché non c'è alcuna pretesa di giudicare un lavoro così intimo, e ciononostante all'interno del quale sia così facile riconoscersi. Queste parole sono solo un surrogato di quella che è la parola più sottovalutata della nostra lingua: Grazie.

G.

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