venerdì 9 ottobre 2015

Città di carta

La storia inizia all'arrivo di Margo nel quartiere di Quentin. I due, di sette anni, fanno da subito amicizia e passano assieme le loro giornate.


La storia riprende quando i due sono diciottenni.
Hanno ormai i volti di Nat Wolff e Cara Delevigne.
A causa dei loro caratteri molto diversi, i due si sono allontanati nel corso del tempo: Quentin è un ragazzo prudente, che pensa al suo futuro dopo la scuola; Margo, dopo un'infanzia piena di esperienze, continua a vivere a pieno le sue giornate, cogliendo ogni occasione le capiti sottomano. Da sempre è solita allontanarsi per vivere nuove avventure, e lasciare indizi in giro, indizi che possono essere decifrati solo dalle persone a cui realmente tiene.

Una sera si intrufola a casa di Quentin: le serve un autista per scappare di fronte alla vendetta che quella stessa notte vuole perpetrare nei confronti dell'ex fidanzata che l'ha tradita, e dei complici che l'hanno coperto.

Dalla mattina successiva, Margo non si trova più: a scuola i ragazzi si interrogano su quale incredibile e misteriosa avventura stia vivendo; i genitori stessi non sono preoccupati, visto che sono abituati ai colpi di testa della figlia, che sicuramente tornerà presto a casa.

Ma Quentin inizia a trovare degli indizi, e convinto che Margo voglia farsi trovare da lui, inizia a seguirli per raggiungerla.


Il film è tratto dall'omonimo libro di John Green, che oltre ad essere autore del soggetto ne è anche produttore esecutivo.
La regia di Jake Schreier punta sicuramente a colpire un pubblico giovane, e lo fa abilmente.
Le inquadrature sono quelle tipiche di tutti i teen-movies e delle serie tv più moderne: Si prediligono le scene di azione e rari sono i piani sequenza.
Allo stesso modo, la sceneggiatura imita il linguaggio dei più giovani, non solo con le parole, ma anche con le giuste pause.
I personaggi secondari sono ben caratterizzati, e risultano particolarmente simpatici i due amici di Quentin, che lo accompagneranno in parte della ricerca.
Ottima la scelta della colonna sonora, molto coinvolgente.
Buoni anche i costumi ed il trucco.

In definitiva, un film giovanile, che attraversa comunque la profondità degli adolescenti, delle loro ansie e delle loro paure in maniera piuttosto originale -ma non ancora abbastanza rivoluzionaria, secondo me- rispetto alle solite commedie.
G.

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