giovedì 15 ottobre 2015

Serie tv: E' arrivata la felicità

Dopo due puntate, lo dico senza troppi giri di parole: Adoro è arrivata la felicità.
Adoro ogni singolo personaggio della serie, adoro la comicità creata dalla situazione, adoro la regia, e adoro la sceneggiatura.

Orlando (C. Santamaria) padre single di due figli, è disperato per via dell'abbandono, avvenuto sei mesi prima, della moglie che ancora ama.
Angelica (C. Pandolfi), vedova e mamma di due gemelle, sta per sposarsi e si rivolge proprio ad Orlando per la restaurazione della casa in cui andrà a vivere successivamente.
I due, dopo un inizio burrascoso, diventano amici e fanno un patto: Grazie all'aiuto di Angelica, Orlando riprenderà in mano la sua vita, in cambio, imparerà a ballare e farà con lei una gara di tango a cui tiene molto.
Questo il succo del discorso, ma intorno ai due protagonisti, si muovono una serie di personaggi secondari, ma non per questo mal caratterizzati.
C'è la sorella di Angelica, Valeria (Giulia Bevilacqua), lesbica e per questo non accettata dalla madre, una Lunetta Savino che veste i panni di una donna bigotta e all'antica. Ci sono i genitori di Angelica e Valeria, Giovanna e Giuseppe (Ninetto Davoli), che si occupano di una pasticceria.
C'è Nunzia (Simona Tabasco), segretaria neoassunta, perfetta nei panni della ragazza che deve affrontare la giungla della nuova città, e del nuovo lavoro. Per ora, la mia preferita.
E poi c'è la famiglia di Orlando: il fratello, e collega, Pietro (Alessandro Roja), la compagna (Myriam Catania), i genitori (Edwige Fenech e Massimo Wertmuller), altolocati e sempre in prima linea quando si parla di ideali ed ecologia.
Poi ci sono i giovanissimi: le gemelle sono una l'opposto dell'altra. Se Laura (Greta Berti) è buona e gentile con tutti, Bea (Giorgia Berti) è egoista e menefreghista; i figli di Orlando, invece, sono Pigi, bambino di otto anni assennato e maturo (interpretato da Francesco Mura) e il maggiore Umberto (Andrea Lintozzi Senneca), un "giovane già vecchio".

Apprezzatissimi i nomi prestati dal mondo della letteratura: Oltre ai riconoscibilissimi Orlando e Angelica, un omaggio alle donne cantate da Petrarca e Dante viene fatto con la scelta dei nomi delle gemelle.

Poco vista, e piacevole, l'idea di far raccontare la storia ai due protagonisti, che intervallano le vicende con le loro parole e i loro giudizi, parlando del passato come di un grandissimo errore.

Davvero favolose regia e sceneggiatura, che fanno ridere di gusto, e raramente capita con una serie tv "all'italiana". Basta poco per caratterizzare i personaggi e amarli, anche coi loro difetti peggiori. Basti pensare alle "cattivissime" nonne, una omofoba, l'altra solo all'apparenza profonda e attenta ai problemi del sociale, ma in realtà superficiale.
Ci voleva proprio!

L'unico difetto? Finisce troppo presto!
G.

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