Noi
siamo infinito è l’adattamento cinematografico
dell’omonimo libro scritto da Stephen Chbosky che è anche il regista. Dal
titolo originale The
perks of being a wallflower (tradotto
letteralmente: i vantaggi dell’essere
timidi) si comprende già di cosa tratta il film.
Nella Pittsburgh dei primi anni 90, Charlie (Logan
Lerman) è il protagonista della storia che sta per iniziare il primo anno del
liceo. È un ragazzo molto timido la cui vita è stata segnata dalla morte della
zia Helen (Melanie Lynskey) e quella del suo unico amico che si è suicidato. Comincia
così a scrivere delle lettere ad un amico confidandogli tutte le sue emozioni.
La sua vita cambia, e con lei anche lo stesso Charlie, quando incontra Patrick
(Ezra Miller) e Sam (Emma Watson), due fratellastri all’ultimo anno di scuola
con la passione per l’arte, soprattutto la musica, non per altro la colonna
sonora del film è eccezionale e molto importante dai The Smiths ai Beatles a David
Bowie; la canzone Heroes di quest’ultimo
fa anche da collante tra i tre ragazzi ed è la rappresentazione dei sentimenti,
delle sensazioni che si provano quando si è adolescenti; è anche una specie di
momento liberatorio quando, alla fine, i tre si ritrovano insieme ad
attraversare di nuovo il tunnel con una consapevolezza diversa dalla prima
volta, soprattutto per Charlie perché ha superato la cosa che più lo tormentava,
quel terribile segreto che si portava dentro ma che aveva cancellato dalla sua
memoria, e riesce finalmente a sentirsi forte insieme alle persone che ama.
"E in questo momento, te lo giuro, noi siamo infinito". Charlie |
La cosa che più mi ha stupito è l’ottima interpretazione
di Emma Watson che, con questo film, si cimenta in qualcosa di molto diverso
dall’essere l’Hermione di Harry Potter e
dimostra di essere un’attrice molto versatile. Tutto il cast è per lo più
composto da giovani attori e questo fa capire ancora di più che è rivolto ad un
pubblico di una certa fascia di età, anche se lo consiglierei anche ad un
pubblico adulto perché comunque ti fa immergere nella vita di questi ragazzi e
in qualche modo ti fa rispecchiare in loro e ti fa rivivere quelle emozioni del
periodo adolescenziale fatto di gioie, dolori e di prime volte…
F.
F.
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