martedì 28 luglio 2015

Tutti pazzi per Rose


Il film è una commedia francese del 2012.


Rose (D. Françoise) decide di abbandonare il posto di aiutante di suo padre in un alimentari per tentare la carriera di segretaria ed inseguire i sogni della donna moderna. Nel 1958, anno in cui è ambientato il film. è infatti difficile essere una ragazza senza dover per forza rinunciare alle proprie ambizioni.
Grazie ad un fortunato colloquio, Rose inizia a lavorare per  Louis Echard (R. Duris).
Rose sa bene che la sua unica competenza è quella di essere veloce a macchina: ha imparato per poter concentrarsi su qualcosa che le desse il meno tempo possibile per per rimuginare sulla sua vita. Rose ha perso la mamma, è una  ragazza emarginata, consapevole di non piacere a tutti, con un rapporto difficile col padre che l'ha promessa in sposa a un ragazzo che lei non ama, e che non vorrebbe vederla scappare dal nido.
Intuite le doti di dattilografa della sua segretaria, ancora troppo acerba per vincere gare (batte con sole due dita, è impacciata), il signor Echard decide di istruirla al meglio.
La ospita in casa sua, le insegna come battere con dieci dita, la costringe a prendere lezioni di pianoforte per poter apprendere al meglio il ritmo, le da una serie di piccoli consigli per evitare inutili perdite di tempo.
 Il suo allenamento, che impegna la ragazza tutte le sere, oltre che il fine settimana, però funziona, Rose vince la gara di velocità di Bassa Normandia, e diventa quasi una star, con poco gradimento da parte del padre lontano. Potrà così partecipare alle gare nazionali, che si svolgeranno a Parigi, e vinte quelle ottiene la qualificazione ai campionati mondiali, che si svolgeranno a New York.
Se durante i vari allenamenti viene definita anche l'evoluzione del rapporto tra i due protagonisti, che sembra avere una felice conclusione, col fidanzamento tra i due -che si piacciono praticamente da sempre, sebbene tutto dimostrerebbe il contrario- vediamo che dopo i campionati nazionali i due si lasciano.
Entrambi sono infelici: Rose prova a darsi alla vita mondana, ma senza reale piacere; è ormai una donna popolare, riceve lettere dai fan, dorme in lussuosi alberghi, sponsorizza macchine da scrivere.
Louis riprende a provinare le segretarie in base a criteri estetici e a frequentare vecchie storie d'amore.
Hanno forse entrambi bisogno di dare un'occhiata al loro passato, e a quello che erano? Evidentemente sì, e c'è un momento del film in cui questo si intuisce molto chiaramente.


La trama non è tra le più articolate che si siano mai viste, ma è comunque piacevole e mai stucchevole. Anche il finale della lovestory per quanto scontato, non è trattato in maniera troppo mielosa, e anzi ci lascia la possibilità di concentrarci su quella che è la reale trama del film: ce la farà Rose a vincere i mondiali? Che succederà dopo New York?




Perfetta la fotografia,splendidi i colori: pastello nella maggior parte del film, in simbiosi con la sceneggiatura tenue e gli animi dei personaggi; più decisi nelle scene di mondanità, scuri quando viene rappresentato il cambiamento, e quindi la rabbia di Louis.
Buona la regia, quasi d'altri tempi, in armonia anche questa con una sceneggiatura molto delicata.
Le interpretazioni dei personaggi sono molto buone: probabilmente avrete già visto Duris in diversi film francesi; l'attore, benché non ne abbia mai vinto uno, è stato candidato cinque volte ai César, mentre la François, nonostante la giovane età ha già diversi premi alle spalle.
Infine la colonna sonora: splendida, deliziosa, coinvolgente.

G.

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